di
Andrea Maria PELLICONI
Il 28 giugno 2018 è stata pubblicata la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani sul caso G.I.E.M. S.R.L. e altri c. Italia, riguardante tre diversi episodi di lottizzazione abusiva, in cui l’Italia è stata condannata per la violazione degli artt. 7 e 6 para. 2 CEDU (rispettivamente principi di nulla poena sine lege e presunzione di innocenza), dell’art. 1 Prot. I CEDU (diritto alla proprietà privata). La Sentenza interviene ancora una volta sui temi della confisca in assenza di condanna formale, sul rapporto tra accertamento della responsabilità penale e prescrizione e sulla responsabilità penale delle persone giuridiche. Questo contributo si prefigge lo scopo di fornire una panoramica sulla decisione, chiarendone alcuni aspetti alla luce del quadro normativo nazionale.
On June 28, 2018 it has been published the sentence by the ECtHR on G.I.E.M. and Others v. Italy, concerning three different cases of unlawful site development. The Court condemned Italy for violation of art. 7 and 6.2 ECHR (respectively, principle of legality and presumption of innocence), and art. 1 Prot. I ECHR (right to property). The sentence entails clarifications on highly-debated themes such as confiscation in absence of any formal conviction, the relationship between responsibility and statutory bar, and corporate criminal liability. This essay aims at providing an overview on the decision in the light of the Italian legal framework.
Pubblicato martedì 31 luglio 2018
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Diritto Europeo
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Giurisprudenza